• Facebook
  • Instagram
  • LinkedIn
  • YouTube
  • Twitter

Expo: assegnati cucine e tablet, serviranno a scopi sociali

Alcuni beni mobili utilizzati durante l'Expo del 2015 a Milano sono stati assegnati a 194 organizzazioni, soprattutto no-profit ed enti pubblici, che li hanno ottenuto gratuitamente attraverso cinque bandi proposti dalla Fondazione Triulza per mezzo della società Expo e con il supporto della Fondazione Cariplo.

Alcuni beni mobili utilizzati durante l'Expo del 2015 a Milano sono stati assegnati a 194 organizzazioni, soprattutto no-profit ed enti pubblici, che li hanno ottenuto gratuitamente attraverso cinque bandi proposti dalla Fondazione Triulza per mezzo della società Expo e con il supporto della Fondazione Cariplo.

Non sprecare risorse ma indirizzarle al bene comune, è stato in sostanza l'obiettivo del progetto. In una conferenza stampa per illustrare i risultati, è stato spiegato che il numero di richieste è stato molto elevato: 3.501. La maggior parte di esse, l'86%, è stata formulata da organizzazioni che operano entro 350 chilometri da Milano.

In particolare, sono state assegnate 15 cucine in uso nei cluster di Expo. Sono andate a cooperative attive nel sociale, a varie Pro Loco, parrocchie, ma anche a gruppi di Protezione Civile. Come quella di Rozzano, alle porte di Milano, che userà una delle cucine per attivare un secondo container d'emergenza (il primo è stato utilizzato anche dopo il terremoto in Abruzzo), capace di sfornare 1.800 pasti al giorno. Poi, i tablet, 33 ad altrettante scuole primarie, altri 33 a secondarie di primo grado, 13 a secondarie di secondo grado, 4 a sezioni didattiche ospedaliere.

Nell'elenco dei beni mobili destinati al riuso, ci sono anche capi di abbigliamento e accessori utilizzati dai cosiddetti 'field operators' e dai volontari Expo. Nel primo caso, ci sono lotti andati ad associazioni, Comuni o comunità come quella di San Patrignano. L'Associazione assistenza carcerati e famiglie, per esempio, smisterà indumenti per i detenuti del carcere di Busto Arsizio (Varese) in difficoltà. Gli shopper di cotone dei volontari andranno invece, altro esempio, alla Fondazione Arché, che li farà utilizzare come 'zaini' per la scuola a bambini orfani seguiti dalla missione gesuita nello Zambia.




 

 

 

12/01/17
Categoria: Area media

Tipologia: Milano Provincia

 
Richieste e segnalazioni